Piccola alzavola che ti muovevi
fra i canneti del mio amore
ti lavavi, ti nascondevi
fra i cespugli, cercavi semi
e sentivi l'acqua dolce
ed ossigenata del mio cuore
e dentro vi sguazzavi felice.
Un giorno ti accorgesti
di un germano reale che
brontolando ti chiamava
col ricciolo della coda
si mostrava e ti corteggiava.
Quante sguazzate! Lui non ti
vedeva "piccola anatra che vola"
ma un grande cigno rosa e quelle
acque presidiava come alcova.
Quante sguazzate! Fradici e, poi,
asciugati si ricominciava. Adesso
il mio cuore è una palude le acque
sono dolci ma intorpidite, manca
la tua presenza ad ossigenarle.
Il germano è sempre là, lo sa che
non sei partita, aspetta di sentire
quel volo nel ripasso dell'amore.
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