Conterò fino a tre, forse è poco,
fino a dieci dovrò contare per non gridare,
la mia rabbia non si può più contenere.
Mentre la gente soffre si argomenta
su cosa si possa sentire in certe condizioni,
si traggono le più stupide conclusioni
e si decide della vita umana.
Tranquillamente tra una conferenza,
un incontro al vertice,
si profana in ogni modo quella stanza,
il dolore che tutto questo può procurare,
non viene assolutamente preso in considerazione
e presi da un vortice di onnipotenza
che tutto travolge,
si decide per la sua sorte:
A morte!
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