La mia casa era circondata da un giardino,
dove la nonna piantava fiori,
la gente dei palazzi intorno, si affacciava fuori,
un po' gelosa, godendo del nostro angolino.
Una palma al centro, alta e fiera cresceva,
con la sua folta chioma tanta ombra faceva.
La nonna sotto aveva messo un tavolino
lì raccontavamo favole,
era proprio bello il nostro giardino.
Su una foglia della palma
aveva il nido un timido uccellino
e la mattina si sentiva cantare.
Un giorno tutta quella gente protestò
per la chioma dell'albero che a dismisura cresceva,
la palma per dispetto, fecero tagliare.
Io disperata la vedevo cadere
e tra le sue foglie volevo morire...
Raccolsi il nido del povero uccellino,
lo posi dentro una gabbia d'oro,
ma come potevano vincere loro,
più ci pensavo e più mi arrabbiavo.
La mia infanzia mi han tolto,
un pezzo del mio cuore, con l'albero divelto,
con me cresceva e dalla mia finestra,
sentivo che cantava l'uccellino.
Quei maledetti...
Li avrei seppelliti tutti sotto il mio giardino.
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