Tutto quel che sei
Pensavo, mentre camminavo,
in quel freddo corridoio dell'ospedale,
avrò fatto mille chilometri,
la luce forte e poi fioca della sera
mi aveva distrutto gli occhi,
quella situazione non mi sembrava vera.
Asciugavo le lacrime e pregavo,
la mia preoccupazione, solo tu.
Non pensavo fino ad allora di amarti come ti amo ora,
vorrei riuscire a dirtelo,
questa soddisfazione me la devi dare.
Da quel vetro, che volevo sfondare,
riuscivo a sentire i tuoi respiri,
non mi facevano entrare,
mai mi sono sentita così male,
volevo confessarti quel che sei....
Una stretta al cuore: signora, aspetti ancora,
non è il momento, non è ora,
ti sedavano per non farti girare,
il tuo cuore si poteva fermare,
non mi potevi vedere.
Quanto è brutto questo posto,
non ci sei mai voluto andare,
ma di corsa quella sirena,
ancora mi rimbomba nella testa,
tre notti che non dormo, non mangio
voglio riportarti a casa, adesso basta!
Autore: Anna De Santis - Categoria: Saggezza -
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Sì!
Sì... ancora sulle mie labbra,
e non volevo lasciarti andare,
ti sei fermato ancora sulla porta...
il tuo sapore dolce e amaro ancora... per amarti,
ti volevo ora, ti volevo sempre,
dietro quella porta sono rimasta a pensarti.
Contavo i minuti, poi le ore, dovevi tornare,
sicura del mio amore, del tuo amore,
sistemavo la casa per non pensare,
il telefono, no, non lo dovevo fare,
la voglia di te non mi faceva aspettare.
Avevo messo un vestito rosso,
quello che ti piaceva tanto,
un nastro tra i capelli,
li accarezzavi sempre, come sono belli!
Sei arrivato, ho chiesto: chi è
sono il tuo tutto, se ti accontenti,
prima i fiori, poi i complimenti,
non abbiamo mai cenato, tutto avevo preparato,
ma quel vestito rosso... si!
Sapevo avrebbe funzionato,
dietro quella porta ancora, ti sei fermato.
Autore: Anna De Santis - Categoria: Saggezza -
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La goccia
Un mondo intero, in una piccola goccia,
e quante avventure,
il sole per riportarti in cielo ti farà asciugare,
ti farà incontrare un'altra goccia
ed un'altra ancora.
Dove scenderai ora?
Dove il vento vorrà portarti,
sceglierà per te un verde prato,
o quel suolo coperto di cadaveri,
dove il sangue andrai a lavare
e ne assorbirai il colore,
rossa ti troverà il sole,
di sangue e di dolore,
e con il suo calore ti riporterà su in cielo,
dove troverai altre goccie,
come te, di sangue intrise
Stavolta distrutta scenderai,
sperando un luogo più felice,
mai si scende dove più ci piace, dove c'è pace,
quante avventure e nonostante tutto
continuerai a viaggiare,
sperando un giorno di riposare...
finalmente scenderai nel mare.
Autore: Anna De Santis - Categoria: Saggezza -
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È vero
Vero come le rose che non hanno spine,
vero come l'anima che vedi,
vero come il sole che non dà calore,
vero come un bimbo che nasce e muore.
E quella pace in terra vera, quella torta intera,
che non hanno mai divisa, nessuno l'ha mangiata,
pensando a chi non ha più cibo.
Ma tutto questo non è vero,
sono stati in tanti, l'hanno sbranata.
Hanno trovato briciole sparse,
e le cornacchie ne hanno fatto scempio.
Cosa dunque è vero, cosa è la vita?
La gente esce truccata, imbalsamata,
non ne conosci il nome e spesso si confonde,
niente è più vero, neanche l'amore,
che vuole le sue regole, non agisce d'istinto,
tutto è controllato, precisamente calcolato.
Vero è quel cielo, forse, o no,
dai fumi un po' offuscato,
ma con la fantasia, oltre si può volare,
cercando di ricordare ancora il suo colore.
Quel vecchio pazzo, che solo parla
ha ragione, allora, dice il vero,
ma nessuno gli crede...
niente è come prima, voglio morire presto, spero...
Autore: Anna De Santis - Categoria: Saggezza -
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L'appuntamento
Avevo sciolto i capelli, scelto con cura il vestito,
era l'ultima occasione questo appuntamento,
non avevo più voglia di provare.
Gli anni passavano, come le gocce sui vetri,
aspettavo e guardavo fuori, sento suonare
scende e si ferma sotto il mio portone,
ancora in dubbio se farlo entrare.
Mentre saliva, il mio respiro diventava affannoso,
il cuore più non contenevo, era la situazione
ma più per la paura di un'altra delusione.
Un baciamano, da vero signore, un mazzo di fiori,
non credevo ancora, forse stavo sognando.
Continuava a piovere e le luci della sera, fuori,
erano magiche attraverso la finestra,
la mano mi accarezzava, mentre mi parlava,
ero tesa, non riuscivo a lasciarmi andare.
Una momento imbarazzante,
ma un bacio sulla fronte...
Rimase a dormire sul divano,
mentre accarezzava la mia mano,
ancora è qui, tardi, ma finalmente ho trovato
l'uomo della mia vita e l'ho sposato.
Autore: Anna De Santis - Categoria: Saggezza -
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Notte di luna
Brilla da lontano il mare
In questa notte di luna piena,
l'onde sopra la scogliera lungo la schiena,
a volermi chiamare.
Vengo a cercarti, pace nella sera,
tutto è silenzio, tutto mi consola,
vento accompagnami, accarezzami il viso,
e sono sola sullo scoglio, oltre.... il paradiso.
Barche silenziose, scivolano lente,
qualche gabbiano che ancora non riposa,
in cielo senza una meta vola,
quante stelle e lo sguardo si posa
su quell'incanto.
Hai consolato il mio pianto,
complice dei miei amori,
ti guardo con gli occhi persi e canto,
lontano c'è l'orizzonte,
linea infinita che affascina la mente,
più volte ho seguito la corrente
senza raggiungerti mai,
forse per questo che sei il mio mistero,
e tu lo sai.
Autore: Anna De Santis - Categoria: Saggezza -
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Collage
Farò un collage della mia vita,
con i nostri momenti,
ritaglierò ogni minuto
butterò nel fuoco tutto il resto
brucerà ma non mi restituirà mai il tempo perso.
Abbiamo regalato amore a tutti,
non ci siamo mai risparmiati,
abbiamo sacrificato le nostre vite
senza peraltro essere premiati.
Pochi minuti, in tutti questi anni poche ore,
che per me erano vita, amore.
Abbiamo vissuto come due fiumi in piena,
vicini e separati, uniti nella foce,
certi di ritrovarsi nello stesso mare.
Lunga è la strada e prima di arrivare,
mille ostacoli da superare,
non hanno mai fermato l'impeto del nostro cuore,
che pur dopo tanti anni
ancora spera, amore.
Autore: Anna De Santis - Categoria: Saggezza -
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Paura di vivere
Fisso lo sguardo sul soffitto, ed ho paura,
i fantasmi
compaiono con le luci della sera,
e sogno di precipitare, di affogare,
sempre in cavernosi anfratti,
da dove non riesco ad uscire.
La notte cerco di non dormire,
la luce è sempre accesa,
ma rimango ad occhi aperti e son sospesa...
Vorrei tanto tornare a non pensare,
tutto il male del mondo è nella mia testa,
e la mia paura ad ogni lacrima si presta,
ad ogni debolezza.
Finirà mai questa mia tristezza
che mi sta distruggendo?
Il giorno mi do da fare, per cambiare
ma quando è sera non so dove andare.
Autore: Anna De Santis - Categoria: Saggezza -
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Non ci resta che urlare
C'è chi affoga la rabbia in un bicchiere,
chi si fa di canne e va a dormire,
chi si distrugge la vita, continuando a sbagliare,
chi uccide, convinto di poter guidare,
a noi non resta che urlare.
Libera la mente,
con forza grida, questo si può fare,
non concludi niente
ma continua a strillare.
Urla la mamma che sta per partorire,
un momento felice che poi deve finire,
urla il bimbo che nasce,
e continua a strillare quando cresce.
Tutta la vita è un urlo da recuperare,
facciamoci sentire,
tanto per continuare a vivere,
quando non avremo più niente da dire,
saremo morti e non potremo più gridare.
Autore: Anna De Santis - Categoria: Saggezza -
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Fiore tra i fiori
Era primavera, fiore tra i fiori, al primo chiarore,
in mezzo a quel prato fu preso sera.
Si sentì lontano l'eco delle bombe,
a morire non erano certo pronte.
Il cielo di rosso si tinse come il prato,
il cielo s'illuminò
e non erano stelle, erano fiammelle,
le mamme confuse tra i veli ed il fragore,
gridavano chiamandole, le copriva il rumore.
Nessuno conosceva quei volti,
ma si sentiva la voce,
in mezzo a quel prato,
non c'era stato il tempo di capire,
quel fiore ancora in boccio proprio non doveva morire.
Rosso, smembrato, corpo senza fiato,
le bombe più non brillavano,
il cielo si fece scuro,
le mamme stringevano i loro figli e piangevano,
niente si vedeva sotto quel velo nero.
Autore: Anna De Santis - Categoria: Saggezza -
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