Così hai deciso
Così hai deciso, siamo rimasti amici,
e le nostre strade han preso diversa direzione,
hai scelto lei senza nessuna spiegazione.
Non ho saputo mai perché e per quale ragione
ma se di me avrai bisogno,
grida forte, fatti sentire,
se ancora c'è dentro al tuo cuore
tutto quello che per te era amore...
fatti vedere.
Il tempo mi darà ragione, mi cercherai,
ma ti sarò lontana, i tuoi respiri ascolterò,
e ti saprò aspettare se ti stancherai.
Non mi hai voluto credere,
hai voluto provare,
sapevi bene che con lei non potevi restare,
tu prova a gridare, fatti sentire
chi più di me ti può capire.
I nostri sogni, dove sono andati a finire,
ed ora piangi e non ti fai vedere,
ritornerai, farò finta di niente,
ti riconoscerò tra tutta la gente,
nulla ti chiederò, ma griderò con te
ci faremo sentire, perché io sono l'amore.
Autore: Anna De Santis - Categoria: Saggezza -
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Sole d'inverno
Piove, guardo dalla mia finestra,
un uccellino infreddolito si posa sul davanzale,
ha fame e sta male.
Grondano d'acqua monconi d'alberi
che il vento ha distrutto,
il cielo è chiuso, e lì finisce tutto.
Freddo nella mia stanza,
danzano i miei pensieri,
ombre sul soffitto, colori strani e luci,
e mi rimandano indietro in un mondo irreale
ancora sento le voci....
Quando ero bambina, avevo paura,
tutto quel vento, quell'acqua,
un tuono, un lampo che squarciava la sera,
sui muri i miei incubi, ancora disegnati.
D'un tratto dai vetri brillano lacrime di pioggia,
ed un raggio di sole apre tra le nuvole un varco,
proprio in questa stanza, piena di ricordi,
s'accende di nuovo la speranza,
ora sono grande, non ho più paura,
i fantasmi del passato mi hanno abbandonato,
vorrei venire fuori, ma ancora è tutto bagnato.
Quell'uccellino che si era posato
con il sole si è asciugato,
ha mangiato le mie briciole ed è volato.
Autore: Anna De Santis - Categoria: Saggezza -
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La mia palma
La mia casa era circondata da un giardino,
dove la nonna piantava fiori,
la gente dei palazzi intorno, si affacciava fuori,
un po' gelosa, godendo del nostro angolino.
Una palma al centro, alta e fiera cresceva,
con la sua folta chioma tanta ombra faceva.
La nonna sotto aveva messo un tavolino
lì raccontavamo favole,
era proprio bello il nostro giardino.
Su una foglia della palma
aveva il nido un timido uccellino
e la mattina si sentiva cantare.
Un giorno tutta quella gente protestò
per la chioma dell'albero che a dismisura cresceva,
la palma per dispetto, fecero tagliare.
Io disperata la vedevo cadere
e tra le sue foglie volevo morire...
Raccolsi il nido del povero uccellino,
lo posi dentro una gabbia d'oro,
ma come potevano vincere loro,
più ci pensavo e più mi arrabbiavo.
La mia infanzia mi han tolto,
un pezzo del mio cuore, con l'albero divelto,
con me cresceva e dalla mia finestra,
sentivo che cantava l'uccellino.
Quei maledetti...
Li avrei seppelliti tutti sotto il mio giardino.
Autore: Anna De Santis - Categoria: Saggezza -
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La carezza.
Non riuscivo ad immaginare come sarebbe stato,
e carezzavo il grembo,
il seno mi scoppiava, l'avrei allattato,
e stretto al mio cuore.
Ancora non mi rendevo conto,
del miracolo che mi portavo dentro,
ora scalciava, si muoveva e si addormentava.
Parlavo sola, sapevo che mi ascoltava,
gli raccontavo favole, sicuro mi seguiva,
il desiderio era forte e non si conteneva,
senza strillare mi premeva.
Ecco che la vita dà la vita,
il mio amore usciva
guardavo le sue mani, i suoi piedini era perfetto
volevo gridare tutta la mia gioia,
ma mi addormentai.
Mi ritrovai che attaccato al mio seno,
nei suoi occhi, accarezzava un sogno,
quello che avevo avuto guardandolo,
quello che gli ho promesso crescendolo.
Autore: Anna De Santis - Categoria: Saggezza -
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Difendiamo la terra
Verrà quel giorno,
partoriremo mostri senza emozioni,
saranno perfetti, tutti uguali
confusi tra i comuni mortali,
non avranno aspirazioni,
non avranno anima né cuore,
non sentiranno il profumo di un fiore,
calpesteranno tutto senza guardare.
Non avranno paura, cambieranno colore,
si confonderanno tra mille, o brilleranno al sole.
Mostri, senza pensare, avanzeranno
tra cielo e mare
comandati da macchine infernali,
li chiamano automi,
saranno sempre più tra noi,
prenderanno il nostro posto,
senza darci il tempo per difenderci,
proteggiamo la terra, cominciamo a cambiare,
quella macchina infernale dovrà essere distrutta,
torniamo a fare tutto in maniera naturale,
ci terrà lontano dal male
che noi stessi abbiamo procurato,
non tutto è perduto.
Autore: Anna De Santis - Categoria: Saggezza -
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La vergogna
Si sentiva quell'acre odor di corpi,
da quei forni, solo il fumo, usciva,
come anime che salivano al cielo, nella sera.
Pioveva, ma quel fumo bianco
era una bandiera,
sventolava col vento freddo della notte buia,
erano migliaia innocenti, gementi
rinchiusi in celle di vergogna,
come topi di fogna, senza più nome.
Numeri a fuoco, da pazzi marchiati,
non sentivano più il dolore,
bestie da macello....
E noi dovremmo scordare,
quello che è successo!
Questa è la pena che dobbiamo scontare,
anche noi tutti, abbiamo lasciato fare,
quanti di noi hanno assecondato questo
psicopatico e malato.
Vergognarci è poco, non si torna indietro,
ma in questo giorno
il fumo di quel forno sventolerà ancora
come una bandiera per ricordarci sempre quel che era.
Autore: Anna De Santis - Categoria: Saggezza -
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C'ero anch'io.
Fuori si sentiva l'eco dei fucili,
grida per noi incomprensibili,
dentro questo vagone merci,
eravamo stipati come porci.
Non c'erano più mamme, né figli
né famiglie da riunire,
sicuro c'era un popolo da salvare.
Distrutti, in quel lungo viaggio,
mentre la neve cadeva
e copriva quel treno che lento ci conduceva,
dove non c'era più ritorno,
dove finisce il mondo... la frontiera,
quella linea per noi infinita,
da dove ogni cosa non è più tornata.
Bambini che piangevano,
attaccati alle gonne ed al seno,
scaldati da quella calca umana,
che ancora di più stringeva
e non se ne curava.
Qualche preghiera, mista ad imprecazioni,
urla e mortificazioni.
Qualcuno è tornato dal mondo dell'oblio,
mi ha raccontato... c'ero anch'io.
Autore: Anna De Santis - Categoria: Saggezza -
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Tu
Sei tu, il ricordo più bello, riposto qui nel cuore,
tra le pagine di un libro che non riesco ad aprire.
Ogni giorno scrivevo un minuto di te,
e ti aspettavo, consumando i miei occhi.
Accarezzo le tue lettere, chiamandoti
respiro il tuo respiro,
quel letto che ci ha visti amanti,
ha mantenuto a lungo il suo segreto.
Amore mio, ti prego, non voglio che i miei figli...
Me lo dicevi sempre, lo ripetevi ancora,
e quanto mi hai umiliato, ora per ora,
lasciandomi da sola, con tutte quelle bugie,
sei andato avanti per giorni, senza farti sentire
e sempre ripetevi: cerca di capire...
Le promesse di una vita insieme,
non le hai mai mantenute, io dovevo essere discreta,
eri un uomo sposato.
Ma tempo è passato e non ne hai più parlato,
volevi me, volevi tutto, ed era peccato.
Ho vissuto la tua stessa vita, senza sapere,
ero la tua amica, la confidente, l'amante
e ti consolavo quando serviva, senza parlare
e mi stava bene, perché troppo ti amavo,
or non ci sei più, né per me, né per lei
mi rimane il ricordo... nel cuore un profondo dolore.
Autore: Anna De Santis - Categoria: Saggezza -
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Ho paura
Ho chiuso la mia aria,
non voglio respirare,
mi hanno toccato, odio quelle mani,
cosa farò,
mi laverò e sparirà quel tanfo di terrore
che non mi lascia, non mi fa dormire.
Non mi abbracciate più,
non riesco a capire
quale sia il giusto ora,
voglio gridare, ma non ho più voce,
inutile è stato,
in quel momento, nessuno mi ha sentito.
Ora non importa, si è pentito,
questo ha detto e gli avete creduto...
lasciatemi da sola, mi difenderò
quando mai il dolore di una donna avete capito,
ma potrà succedere ad una vostra figlia,
una moglie, una sorella fatemi sfogare,
se la vostra condanna è la stessa, starò a sentire.
Autore: Anna De Santis - Categoria: Saggezza -
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Il sipario
E la nebbia scese come un sipario,
tutto sfumò e nascose,
anche quei giorni segnati, del calendario,
nelle mani, che un tempo stringevi,
più non rimani.
Le promesse, le illusioni,
le bugie e quelle strane sensazioni,
non sapevo mai dov'eri,
ti cercavo e non volevi,
eppure a modo tuo mi amavi.
Nel cuore sei rimasto, per tutto il tempo,
ti sentivo come un brivido nel vento,
mi sentivo sfiorare come solo tu sapevi fare,
ed un giorno d'aprile, ti ho visto tornare.
Ho riaperto casa, ho riaperto il cuore,
sperando... ancora sto soffrendo
e non si può per l'ennesima volta.
Quel sipario scese su questa commedia,
che mai più replicò.
Autore: Anna De Santis - Categoria: Saggezza -
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